Il Cammino di Santiago De Compostela

20/05/2014 Report

 

Il Cammino di Santiago di Compostela, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco è il lungo percorso (864,40 km) che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui sarebbe stato sepolto Giacomo il Maggiore. Apostolo che dopo l'ascesa di Gesù al cielo iniziò la sua opera di evangelizzazione in Spagna per poi fare ritorno in Palestina, dove morì decapitato. I suoi discepoli riportarono il suo corpo in terra iberica dove se ne persero le tracce per molto tempo, nell'anno 813 un eremita vide delle strane luci simili a stelle sopra un monte dove esistevano delle antiche fortificazioni , qui fu scoperta una tomba probabilmente di epoca romana che conteneva tre corpi di cui uno privo della testa e una scritta:"Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomé". Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae (campo della stella) o da Campos Tellum (terreno di sepoltura).

[Tratto dalla rete]

 

Personalmente avevo sentito parlare di questo cammino, ma senza mai pensare di percorrerlo, fino al giorno in cui mio cugino Max (Massimiliano) me ne ha parlato comunicandomi la volontà di intraprendere un pellegrinaggio. Ho subito chiesto se potevo aggregarmi a lui e dopo alcuni mesi il progetto si è concretizzato, siamo partiti nei primi giorni di maggio. Come spesso accade le migliori esperienze nascono da circostanze causali e non pianificate, grazie Max!

Alla partenza in tutto quattro persone, io, mio cugino, Charlie e Luciano, persone tranquille e socievoli che hanno aggiunto piacevolezza al viaggio.

Come pianificare il pellegrinaggio, consigli pratici e logistici sono contenuti nei numerosi forum dedicati, presenti nella rete. Io stesso ho attinto a questa fonte di informazioni molto utile, per organizzare al meglio il cammino, aggiungerò consigli in base alla mia esperienza personale.

Innanzitutto per affrontare il cammino nel modo migliore è indispensabile avere una preparazione fisica adeguata, niente di trascendentale ma delle uscite frequenti a piedi nei tre-quatto mesi prima della partenza sono senza dubbio propedeutiche e obbligate.

Una volta curati i piedi e la preparazione fisica, (quella mentale si da per scontata) passiamo agli indumenti e alle attrezzature, buone scarpe non troppo pesanti, ben rodate nelle camminate di cui sopra, con calze senza cuciture. Pantaloni lunghi e corti, magliette tecniche, felpa di pile, antipioggia o poncho, asciugamano o accappatoio in microfibra per contenere il peso, ciabatte per la doccia, sandali o scarpe leggere per la serata e la cena, un saccoletto leggero per dormire.

Lo zaino, considerato che dovremo portarcelo sulle spalle ogni giorno per diverse ore, dovrà essere il più confortevole possibile, prediligete quelli tecnici con imbottiture e spallacci in vita e al petto, capacità massima 40-45 litri (il mio era di 35), peso se possibile sotto i 10 kg, tenete conto che gli indumenti si potranno lavare durante le soste. Poi che altro, ah un pacchetto pronto soccorso con tutto l'occorrente tra cui i cerotti antivesciche della Compeed una vera istituzione, presenti negli zaini di ogni pellegrino (provare per credere) , occorrente per l'igiene personale, crema solare, borraccia, un coltellino tipo svizzero,...

Veniamo al nostro cammino lungo la via francese, siamo partiti a Saint Jean Pied de Port in Francia, giunti li in autobus da Bayonne raggiunto in treno TGV partito da Milano via Parigi, sei tappe in tutto per una lunghezza di 164 km:

1-SJPDP - RONCISVALLE 26 km

Presso un ufficio dedicato si ritira la credenziale, una sorta di documento che accredita i Pellegrini e permette loro di accedere alle strutture ricettive lungo il percorso (Ostelli- Albergue), vi verranno apposti dei timbri , sellos in spagnolo, all'arrivo. Il cammino è ben segnalato da cippi con il logo della conchiglia gialla su fondo blu, e da segnaletica nei centri abitati, i prezzi degli ostelli, bene organizzati e puliti, sono molto convenienti.

Si parte, lunga ascesa su strada sterrata, poi asfalto, pausa con spuntino presso il rifugio Orisson panino con jamon , prosciutto crudo saporito e morbido e bicchiere di vino tinto , saranno diversi alla fine del viaggio. Sempre più su scavalcando i Pirenei a quota 1430 m, tempo coperto ma non piove, nebbia e paesaggio mutevole, discesa nel sottobosco con un delizioso odore di humus, sentiero finale ripido ma baciati dal sole che fa capolino. Arrivo all'ostello di Roncisvalle, primo timbro sul carnet, sistemazione, messa per il pellegrino alle sette recitata in castigliano con benedizione finale, cena con zuppa di verdure, cosce d'anatra vino tinto. Nanna nel grande ostello dalle pareti in pietra e tetto gotico in legno, grandi lampadari circolari medioevali, un centinaio di persone nei letti a castello in un concerto onirico notturno. Bellissima giornata e sarà sempre meglio.

2-RONCISAVLLE - LARRASOANA 25 Km

Sveglia e aria fredda fuori, colazione con caffè con leche (latte in spagnolo) pane abbrustolito, burro e marmellata, il cammino attraversa aziende agricole tappezzate da ampi prati con cavalli, mucche e pecore al pascolo. La conformazione della strada muta come muta il paesaggio i suoi profumi e colori, arrivo nel pomeriggio nel paesino di Larrasoana, l'ostello municipale è saturo per cui optiamo per una struttura gestita da un privato che affittacamere.

Dopo esserci sistemati ceniamo presso un ristorante, punto di ritrovo della popolazione locale e dei viandanti. Al tavolo imbandito piccolo concentrato di mondo: noi , una signora australiana dalla chioma spruzzata di verde, un inglese, un francese e uno spagnolo di Barcellona, Emilio che rivedremo più volte lungo il percorso, ottima zuppa d'aglio, spezzatino di carne e vino tinto, conversazione multilingue.

Serata conviviale molto piacevole, è ora di andare a dormire, l'indomani si riparte.

3-LARRASOANA – UTERGA 32 km

Sveglia, colazione, in cammino, distese di campi di orzo dalle spighe curve, onde di verde increspate. La giornata è ventosa si sale all'Alto del Perdon, un parco eolico dove si trova il monumento del pellegrino, in ferro, attraversiamo la storica città di Pamplona, famosa per la corsa dei tori lungo le vie cittadine. Arriviamo a Uterga sotto un sole che non perdona, ci sistemiamo in una piccola ma accogliente struttura, mini messa alle sette, celebrata in sagrestia, dieci persone in tutto, momento raccolto e intenso, cena con dell'ottima minestra di verdure verdi, stufato, torta di mele e immancabile vino rosso, doppio grazie a due signore vicentine.

Ci ho preso gusto, a letto.

4-UTERGA – ESTELLA 30 km

Sveglia , colazione, si parte, percorso sempre vario, le vesciche ai piedi iniziano a farsi sentire, si attraversano paesini appoggiati tra le ampie e verdeggianti colline, sotto un porticato troviamo un timbro che ogni pellegrino può apporre sulla propria credenziale. Si arriva ad Estella dove troviamo alloggio presso un ostello parrocchiale ad offerta libera, gestito da personale volontario. Uscita serale per la vivace cittadina, piena di gente, una birra fresca, ricerca vana di una farmacia aperta e poi messa alle sette con benedizione del pellegrino e cordiale dialogo con il sacerdote.

Cena con insalata mista, pescado del giorno, gelato e poi rientro in camerata per la notte, ormai lo spirito è pieno.

5-ESTELLA – TORRES DEL RIO 31 Km

Dopo le azioni consuete al risveglio, percorriamo un tratto di strada che conduce alla Fuente del vino, installata dalle cantine di Irache, dove è possibile bere del vino rosso che sgorga da un rubinetto, la strada è pianeggiante è attraversa vigneti e contorti uliveti centenari. I vitigni principali sono il Tempranillo varietà precoce e la Garnacha coltivata ad alberello in campo aperto senza tutori, caratteristici anche i paesini dalle case in pietra gialla. Abbiamo degustato le tortillas, frittate soffici a base di patate.

Nel pomeriggio arriviamo a Torres del Rio, piccolo agglomerato di case dove ci fermiamo per la notte, senza prima aver consumato l'ennesima squisita cena a base di asparago, ortaggio tipico della zona, salmone, macedonia e consueto tinto.

Dormiamo, fatica ma anche pace e serenità nel cuore.

6-TORRES DEL RIO – LOGRONO 20 km

Ultima tappa, la più breve , abbiamo poco tempo e dobbiamo rientrare nel pomeriggio. Risaliamo attraverso un sentiero nel sottobosco e poi strada in campo aperto, attraversiamo la cittadina di Viana dove si trova la chiesa di Santa Maria in stile gotico (XIII sec.) sede di sepoltura del Papa Cesare Borgia.

Si prosegue uscendo dalla regione della Navarra, e si arriva a Logrono nella Rioja, terra di ottimi vini e non solo.

In questa grande città si conclude il nostro incredibile viaggio. Quello che ho scritto è un breve reportage emozionale per rendere l'idea e suscitare un minimo interesse.

Lungo il cammino abbiamo incontrato sempre pellegrini, anche se non è il periodo di massimo afflusso, vengono da ogni parte del mondo, coreani, americani, inglesi, tedeschi, olandesi, oltre che francesi e spagnoli. Un sorriso, una parola di conforto un augurio di buen camino non è mai mancato, lo stesso dicasi per la popolazione locale sempre cordiale ed ospitale.

Il Cammino di Santiago è un percorso nella vita, nello spirito, in noi stessi , qui il tempo si ferma siamo solo noi con i nostri pensieri, la frenesia e i ritmi della vita quotidiana sono lontani, ognuno ha le proprie motivazioni e decide in che modo percorrerlo stabilendo le tappe e superando le difficoltà e la fatica.

Per alcuni può rappresentare solo un ottimo esercizio di trekking lungo scenari meravigliosi, per altri la motivazione a camminare è ben più profonda ed interiore. C'è posto per tutti e tutti possono cogliere la giusta essenza e seguire il vento propizio, nelle strutture di accoglienza mai un lamento o un litigio, sempre energia positiva e condivisa.

Particelle di un grande spirito in movimento.

Tutti siamo in cammino, scegliamone uno, quello che vogliamo, ma non fermiamoci.